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Premetto che adoro il Natale (con la stessa intensità con cui odio il Capodanno probabilmente): le luci, la neve, la passeggiata in centro tutto addobbato, dove ti congeli il naso e le guance, per poi andarti a scaldare con un the caldo o un bicchiere di vin brulè. Mi è sempre piaciuto viaggiare nel mese di dicembre nelle varie città europee proprio per vederle “vestite a festa”.
Amo anche ritrovarmi in famiglia o con gli amici. Il camino acceso, l’albero di Natale illuminato, i giochi di società (non è natale se non gioco a Taboo o a Risiko), gli scambi dei regali, la tavola imbandita e apparecchiata con il servizio buono, quello che i tuoi hanno ricevuto al loro matrimonio.
Molto spesso proprio questo momento è vissuto da molte persone con preoccupazione e disagio. Ci si preoccupa prima di quanto si mangerà, quante calorie butteremo giù e chissà quante mila ore di attività fisica dovremo fare per smaltirle. Alla fine del pranzo o della cena, ci sentiremo gonfi e appesantiti, con i sensi di colpa per quella fetta di pandoro in più, che “chissà cosa penserebbe la nutrizionista”. State tranquilli, la vostra nutrizionista sarà la prima a fare il bis di mascarpone, mi conosco fin troppo bene.
Il Natale è prima di tutto un momento sociale, di condivisione e convivialità e come tale va vissuto. Sfruttiamo queste giornate facendo quello che ci piace, assaporando i ritmi lenti e godendoci senza troppe rimuginazioni mentali i piatti della nostra tradizione. Ascoltiamo quello che ci dice il nostro corpo, mangiamo quello che ci fa gola finché non ci sentiremo sazi. Se poi vorremo mangiare un pezzo di lasagna in più o una fetta di torta extra, ben venga, non cadrà il mondo e di certo non sarà una tragedia per la bilancia.
Non fatevi ingannare da chi vi propone fantastiche strategie pre e post Natale per non ingrassare, perché non si ingrassa in 2-3-5 mangiate più abbondanti (al massimo ci sarà un po’ più di ritenzione, e per questo motivo evitate di pesarvi in questo periodo, perché potrebbe essere estremamente fuorviante). Non è necessario saltare i pasti o mangiare 2 foglie di insalata i giorni prima e i giorni dopo, per compensare il pasto della Vigilia o del 25. Anzi, questo potrebbe essere anche più deleterio, perché ci fa arrivare molto più affamati e voraci a tavola. Inoltre pensando già alla restrizione che faremo i giorni successivi, ci farà mangiare più di quello che faremmo normalmente, “tanto poi domani non mangio”, stimolando un ciclo restrizione-abbuffata.
Quindi il mio consiglio è questo, seguite il vostro normale regime alimentare nei giorni prima, godetevi serenamente le feste e riprendete le vostre abitudini nei giorni successivi. Non saranno di certo questi giorni che vi faranno aumentare di peso, ma l’ansia e la preoccupazione di bilancia e calorie di sicuro non vi permetteranno di sfruttare al meglio questi momenti.