2021: niente buoni propositi!
Gennaio 4, 2021Dieta chetogenica: come, cosa, quando e perché
Aprile 30, 2021(ovvero quanto un numero influenza la percezione di noi stessi)
Il peso della bilancia
Vorrei parlarvi di quel maledetto numero, che troppo spesso ci vincola sotto vari aspetti della nostra vita (sociale e relazionale, personale, psicologica e alimentare): il peso corporeo.
Soprattutto chi comincia un percorso volto al dimagrimento, prende l’abitudine a pesarsi spesso (cosa che sconsiglio), anche tutti i giorni. Quello che la maggior parte di voi nota è la perdita di 1-2kg nelle prime 1-2 settimane, poi il peso rallenta e si perde più lentamente. Inoltre se ci si pesa il giorno dopo aver mangiato la pizza, il sushi, la cena più abbondante, di solito si nota quel chilo in più e da lì scatta il pensiero “ecco, sono ingrassato/a”.
Fermi tutti, non è così rapido ingrassare, facciamo un po’ di chiarezza. Il nostro peso corporeo fluttua nell’arco del giorno, della settimana e del mese. Possono esserci delle variazioni di 1-2kg mediamente, che non per forza dipendono da variazioni della massa grassa.
Approfondiamo un pochino l’argomento.
Abbiamo alcuni compartimenti che variano lentamente e sono la massa magra/muscolare e la massa grassa, mentre altri che cambiano rapidamente e sono l’acqua intra ed extra cellulare e il glicogeno (riserve di zuccheri a livello di fegato e muscoli).
Quando vediamo delle variazioni rapide nel peso, se escludiamo situazioni di stitichezza forte, solitamente queste dipendono dai liquidi corporei o da modifiche nelle nostre riserve di glicogeno. Ad esempio, dopo la pizza peso di più perché probabilmente sto trattenendo più liquidi e vado a ricaricare il glicogeno muscolare. Nella fase premestruale tendiamo ad avere più ritenzione, così come se mangio molto salato. Dopo sforzi fisici intensi, peserò di meno da un lato per aver perso liquidi con la sudorazione, dall’altro perché avrò usato le mie riserve di glicogeno.
Per andare a modificare invece i compartimenti lenti, ci vuole tempo, costanza e pazienza, perché ad esempio l’aumento della massa magra necessita lavoro in sinergia tra alimentazione e attività fisica, mentre per perdere massa grassa devo comunque andare a mobilitare delle riserve energetiche che il corpo mette da parte. E come non si ingrassa in un giorno, non si dimagrisce neanche.
Non fissiamoci quindi su un numero preciso e accettiamo che il nostro peso oscilli. Può essere giusto tenerlo monitorato, senza ossessioni, perché ci può fornire un’indicazione utile, ma altrettanto utili, se non di più, saranno i nostri vestiti. Inoltre quando ci pesiamo facciamolo con occhio critico (pensando ad esempio a come sto, se sono in prossimità del ciclo, se non vado in bagno da giorni o se ho mangiato di più il giorno prima).
Questa variabilità della bilancia è il motivo per cui in ambulatorio non valutiamo solo il peso, ma oltre a prendere le circonferenze facciamo l’analisi della composizione corporea. Questa può essere un parametro in più anche per renderci conto di quanto significhi poco quel numero sulla bilancia.
Tutto questo per dirvi che. . .
Non dovete ossessionarvi col peso che vedete sulla bilancia, rimane sempre un numero e non definisce chi siamo. È più importante concentrarsi su uno stile di vita sano, attivo e sostenibile sul lungo periodo (quindi no a riso e pollo per una vita) e se proprio servono dei numeri, anziché prendere in considerazione solo il peso, puntiamo a migliorare la composizione corporea, ma ricordate che prima di tutto dobbiamo imparare a prenderci cura di noi stessi a 360°.