Sindrome dell’Intestino Irritabile
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Ottobre 16, 2024Un tema prettamente estivo che in ambulatorio viene affrontato è il problema (soprattutto femminile) della cellulite. In uso comune, non distinguiamo tra cellulite e ritenzione e le usiamo come sinonimi. In realtà dobbiamo fare delle distinzioni.
Ritenzione idrica e cellulite: quali sono le differenze?
Ritenzione idrica
La ritenzione idrica è un disturbo che riguarda il 30% delle donne. È causata da un ristagno di liquidi nel tessuto sottocutaneo che provoca un rallentamento della microcircolazione venosa e linfatica locale, soprattutto nelle zone inferiori del corpo.
Generalmente il sintomo principale è la pesantezza alle gambe e gonfiore (causato dall’edema). È una condizione iniziale totalmente reversibile, andando a migliorare le proprie abitudini.
Se invece viene trascurata, può portare ad infiammazione delle cellule adipose e in questo caso subentra un quadro più complicato da risolvere.
Le cause della ritenzione sono:
• Fattori genetici
• Dieta non equilibrata
• Bassa tonicità dei muscoli
• Posizioni statiche prolungate (in piedi o seduti) o gambe accavallate a lungo
• Stare vicino a fonti di calore, soprattutto dal basso (es. Riscaldamento a pavimento in inverno)
• Indumenti troppo stretti e attillati
• Tacchi alti o scarpe troppo piatte
• Errato appoggio plantare
• Sovrappeso
• Fumo
• Stress
• Fattori ormonali
Cellulite
La cellulite è una vera e propria patologia. Il nome medico è panniculopatia edematosa fibrosclerotica ed indica un’infiammazione dello strato adiposo sottocutaneo, dove gli adipociti (le cellule adipose) aumentano e cambiano sia di volume, che di disposizione, andando a dare alla pelle l’aspetto a buccia di arancia.
Come dicevamo, il primo step è il cattivo funzionamento del microcircolo venoso e linfatico. Se però non si cerca di intervenire il prima possibile e l’infiammazione avanza, si instaura un circolo vizioso. Più il tessuto adiposo si infiamma, più richiama liquidi causando ristagno, con ulteriore peggioramento dello stato infiammatorio e della cellulite.
Nella cellulite abbiamo 3 stadi:
• Stadio edematoso: il primo stadio caratterizzato dalla ritenzione, reversibile
• Stadio fibroso: formazione di piccoli noduli percepibili al tatto, che conferiscono alla pelle l’aspetto a “buccia d’arancia”. Inizia la degenerazione dei tessuti, con perdita di elasticità.
• Stadio sclerotico: si ha una trasformazione fibrosa del tessuto adiposo, con cuscinetti duri e dolenti al tatto. Il microcircolo è compromesso. La pelle presenta avvallamenti evidenti, che le conferiscono il caratteristico aspetto ”a materasso”.
Consigli
Possiamo modificare le nostre abitudini, per migliorare la ritenzione idrica e la cellulite nelle fasi iniziali. Ecco alcuni consigli.
• Correggere l’alimentazione: la dieta deve essere sana e varia, con un’alta percentuale di alimenti vegetali, ma anche grassi buoni e pesce. Limitare alimenti confezionati, affettati, formaggi, carni rosse.
• Limitare anche gli zuccheri e preferire cereali in chicco e integrali.
• Limitare il consumo di sale, senza tuttavia eliminarlo. Fare attenzione anche agli alimenti pronti e confezionati, che praticamente sempre contengono sale
• Bere molta acqua
• Fare attività fisica specifica e mirata (meglio chiedere consiglio a qualcuno del campo, ognuno risponde diversamente all’allenamento)
• Quando possibile alzare in alto le gambe, almeno qualche minuto al giorno
• Limitare alcolici e fumo
• Attenzione alla postura e all’abbigliamento, scarpe comprese
• Ci possiamo aiutare con integratori a base di centella, ippocastano, edera, estratti di ananas e ginseng, vitamina C, vite, che aiutano a rinforzare il microcircolo e hanno azione drenante e antinfiammatoria, in associazione con sostanze lipolitiche (come caffeina e L-carnitina).