L’alimentazione vegetale indica stili o regimi alimentari caratterizzati dall’esclusione di fonti animali. Approfondiamo il discorso insieme.
Quando si parla di alimentazione vegetale, non sempre si ha chiaro l’argomento. Vediamo quindi meglio in cosa consiste. Questa prevede l’esclusione più o meno accentuata delle fonti animali, in base alle scelte che la persona fa. Non mi piacciono le categorizzazioni, ma per essere più chiari ci possono tornare utili. Possiamo quindi avere soprattutto le seguenti situazioni:
Oltre a queste, che sono le principali, abbiamo tante altre sfaccettature, come la dieta crudista, latto-vegetariana, ovo-vegetariana, fruttariana, ecc..
Negli ultimi anni, sono stili alimentari che hanno preso sempre più piega, per ragioni etiche, ambientali, salutistiche o (purtroppo) per moda e se all’inizio le persone venivano osteggiate non solo da amici e parenti, ma anche dalla comunità scientifica, fortunatamente le cose stanno cambiando, anche se non con la dovuta velocità.
Purtroppo è ancora molto frequente trovarsi di fronte il medico che non approva questo tipo di scelta e anziché indirizzarti correttamente, ti becchi la rispostaccia.
Vi scrivo da onnivora, io sono favorevole a questo tipo di scelte e sono la prima che cerca di ridurre il consumo in particolar modo della carne. A chi decide di compiere questa scelta, per trovare le giuste informazioni da enti scientifici, consiglio sempre la Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana (trovate il link qui).
La riduzione o eliminazione di prodotti animali e derivati, quando fatta in maniera consapevole e andando a ribilanciare la propria alimentazione, porta a numerosi benefici. In primo luogo per il pianeta, essendo gli allevamenti intensivi molto impattanti da un punto di vista ambientale, ma sicuramente anche per quanto riguarda la nostra salute, andando a migliorare i fattori di rischio cardiovascolari (pressione, glicemia, colesterolo) e diminuendo il rischio per lo sviluppo di alcune forme tumorali e patologie degenerative.
Ci sono alcuni nutrienti a cui devo prestare più attenzione e mi devo assicurare di inserire nella mia alimentazione, in particolar modo se intraprendo una scelta totalmente vegetale. Il fabbisogno proteico tendenzialmente non è una cosa che deve preoccupare perché inserendo legumi, soia e derivati e derivati del glutine (seitan), soddisfo il fabbisogno giornaliero. Quelli da “controllare” un po’ di più sono i seguenti:
Attenzione ad abbinare alimenti ricchi di calcio e ferro nello stesso pasto, perché questi due minerali possono legarsi tra loro a livello intestinale e perdo entrambi. Inoltre è importante avere anche un occhio di riguardo sul discorso dei fitati. Questi sono degli antinutrienti pressoché onnipresenti nel mondo vegetale, che portano al sequestro soprattutto di alcuni minerali, tra cui ferro e calcio. Per allontanarli dagli alimenti possiamo ricorrere all’ammollo (es. con i legumi), ma anche a processi di fermentazione o germogliazione. In ogni caso, non è necessario farlo sempre.
Direi che mi fermo qui, non voglio dilungarmi troppo. Se ci sono domande o curiosità, non esitate a contattarmi!