Sindrome dell’Ovaio Policistico: l’alimentazione corre in aiuto.
La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è una patologia ormonale che colpisce il 5-10% della popolazione femminile in età fertile ed è pertanto il disordine endocrino più diffuso fra le donne in età riproduttiva. È inoltre una delle cause più frequenti di infertilità femminile.
Perché vi sia diagnosi di PCOS, secondo la convenzione di Rotterdam del 2008, è necessario riscontrare almeno due delle tre seguenti condizioni:
Le donne affette da tale disturbo presentano inoltre un maggiore rischio di sviluppare resistenza all’insulina (56%), che può a sua volta associarsi a obesità, difficoltà a perdere peso, diabete mellito di tipo 2, malattie cardiovascolari e ipercolesterolemia.
E qui interviene la mia figura, perché essendo una patologia strettamente correlata con l’insulino-resistenza e il controllo glicemico, l’alimentazione può avere un ruolo fondamentale, non solo per migliorare il profilo metabolico e perdere peso, ma si è visto che può anche essere di aiuto per migliorare alcuni sintomi quali l’acne, l’irsutismo e disturbi ormonali, chiaramente in un trattamento di équipe con le altre figure professionali (endocrinologo, ginecologo, psicologo).
In caso di PCOS, nella dieta si dovrebbero preferire cereali integrali a basso indice glicemico (pasta e riso integrali, cereali in chicco, pseudocereali), una buona quota di fibre alimentari provenienti da frutta, verdura, legumi e anche cereali integrali. Inoltre sarebbe buona abitudine limitare il consumo di zuccheri semplici, dolci e bevande zuccherate, ad esempio iniziando ad adottare una colazione salata o comunque ben bilanciata (per avere qualche idea leggete qui). Un altro punto è quello di preferire alimenti ricchi di grassi “buoni“, monoinsaturi e polinsaturi, come frutta a guscio, olio extravergine di oliva, alici, sardine, sgombro, salmone.
Infine sarà importante bilanciare la nostra giornata alimentare per non avere picchi glicemici, che mi porteranno ad un craving di carboidrati, soprattutto sotto forma di zuccheri semplici. Per fare questo dovrò quindi cercare di equilibrare ogni mio pasto in modo da avere dei piatti bilanciati e completi (carboidrati + proteine + grassi buoni + verdura).
Queste linee guida dovrebbero essere seguite anche in chi soffre di PCOS, ma è normopeso, perché non significa che non possa avere una maggior predisposizione all’iperglicemia e all’insulino-resistenza. Questo ve lo dico anche per esperienza personale, infatti io in primis soffro di ovaio policistico, ma non ho problemi di peso. Nonostante questo, ho notato che devo tenere sotto controllo la glicemia perché tende ad aumentare leggermente nei periodi in cui seguo una dieta più ricca di zuccheri (di cui sono golosa😜).
Se avete dubbi o domande riguardo la vostra alimentazione e soffrite di PCOS non esitate a contattarmi.
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